Riflessioni su Ferrara, una città che mi è entrata nel cuore.

Amo visitare per la prima volta un posto nuovo, fotografare le piazze, i monumenti e i siti più famosi, passeggiare per i luoghi più comuni e osservare la parte turistica di una città.
Le volte dopo mi piace concentrarmi di più sui negozi, sugli angoli nascosti, sui locali più frequentati dai giovani che ci vivono, e non quelli presi d’assalto dai turisti.
Non saprei dire se preferisco la prima o le altre volte, forse sarà scontato affermare che ogni volta mi piace cogliere i diversi aspetti di un posto (mi capita anche a Bari, dove vivo da ormai tre anni), ma è così: mi piace innamorarmi lentamente.

L’ultima volta che ho messo piede in una nuova città è stato proprio sabato scorso: sono stata per la prima volta a Ferrara per la conferenza stampa di Sisters Communication presso il Castello Estense, e per mancanza di tempo non mi sono soffermata più di tanto sulla parte turistica.
Prima dell’evento ho avuto solo mezz’ora a disposizione, sapete cosa ho fatto? Sono stata seduta su una panchina sotto il sole che spuntava caldo tra qualche nuvola, ho visto passare i turisti, le scolaresche in gita, le biciclette che caratterizzano questa città, i bambini che giocavano a palla e correvano con i loro papà. In questa prima volta ho notato quanto Ferrara sia un posto tranquillo, con gente cordiale che ti chiede come stai, passanti che ti guardano con il sorriso sulle labbra come se ti conoscessero da una vita, i classici vecchietti con le mani raccolte dietro la schiena, il giornale sotto il braccio e il passo lento di chi cammina gustando a pieno la propria bella città. Vorrei tornarci al più presto: per “viverla da turista” e gustarmi la mia seconda volta come se fosse la prima.