Trasferimento all’estero: consigli per non andare nel panico
Quella di andare a vivere all’estero è una decisione che implica il superamento di alcuni ostacoli, piccoli o grandi che siano, che spesso riescono a far traballare anche la sicurezza e la forza di volontà delle persone più sicure.
Essere insicuri è assolutamente normale, ma non bisogna farsi frenare: quelle che all’inizio sembrano delle difficoltà insormontabili, infatti, sono dei problemi che in molti hanno già affrontato: basta essere determinati e agire sempre con prudenza per non correre rischi e fare tutto nella maniera migliore possibile.
Ecco qualche consiglio che può essere utile a chi è intenzionato a trasferirsi all’estero.
Come scegliere il paese di destinazione?
Uno dei primi scogli per chi ha intenzione di trasferirsi all’estero è la scelta del paese di destinazione: a questo proposito è bene decidere in maniera ponderata, senza farsi prendere dalla fretta o dall’eccessivo entusiasmo e valutando quindi attentamente diversi fattori.
Bisogna ad esempio considerare qual è la sua situazione economica (e quindi se offre maggiori occasioni di trovare lavoro, essere autosufficienti e fare carriera), sanitaria e culturale.
Oltre a questi importanti fattori, sarà necessario capire quanto si è disposti a modificare le proprie abitudini; tutto dipenderà quindi anche dalla propria flessibilità e capacità di adattarsi a nuovi contesti.
Burocrazia, questa sconosciuta
La parte burocratica è quella più fastidiosa, si sa, ma è assolutamente necessario non prenderla sottogamba per non avere problemi con il fisco durante la permanenza.
Meglio quindi informarsi con il dovuto anticipo sui documenti necessari per vivere e lavorare oltreconfine ma anche su come aprire un conto corrente all’estero usando siti come Facile.it, ad esempio, per avere tutto in regola e non correre rischi di alcun tipo.
Attenzione anche alle truffe: non firmate mai contratti di locazione o di lavoro senza esservi accertati personalmente dell’affidabilità del proprietario di casa o del datore di lavoro; all’estero come in Italia, in questi casi la prudenza non è mai troppa.
Integrazione: basta un po’ di impegno
Nonostante all’inizio possa spaventare l’idea di arrivare in un paese nuovo senza conoscere nessuno, c’è bisogno di farsi forza ed essere aperti a fare nuove amicizie.
Riuscirci non è così difficile come potrebbe sembrare: basta metterci un po’ d’impegno e cominciare a creare un bel rapporto con le persone più vicine, come coinquilini e colleghi di lavoro, per estendere poi gradualmente la rete di conoscenze.
Anche i forum e le pagine Facebook create ad hoc possono essere un ottimo modo per rompere il ghiaccio con le tradizioni e la cultura del paese in questione: sfruttate questi e altri strumenti disponibili online e farete molta meno fatica a integrarvi, sentendovi quasi subito “a casa vostra”.